Dunque, arrivare a Ngapali beach, da ovunque voi siate, richiede tempo e molta pazienza, a meno che non decidiate di volare. Ma anche quello richiede una buona dose di pazienza!
Io ho deciso di volare dal lago Inle, e di rientrare a Yangon con un bus notturno.
Ho prenotato il mio volo su Skyscanner circa una settimana in anticipo, pagando il volo 120 Euro. Non pochissimo, ma avendo poi fatto il rientro in bus, vi assicuro che sono stati soldi spesi bene. Volo operato da Myanmar Airways, da Heho ( aeroporto che serve il lago Inle) a Thandwe, alle 11.40, arrivo previsto 12.40. Quando prendete voli interni in Birmania, non aspettatevi la puntualitá a cui siamo abituati in Europa.
In entrambe le mie esperienze, i voli sono stati almeno 2 ore in ritardo e il check-in abbastanza confusionario. Gli aeroporti sembrano un pó stazioni del treno: i controlli della sicurezza sono una barzelletta, e la comunicazione da parte dello staff di terra pure. Quindi, prendetela con filosofia. Se pensate di combinare 2 voli nello stesso giorno, o organizzare spostamenti o tour una volta arrivati a destinazione, calcolate almeno 2-3 ore di ritardo.
Better safe than sorry.
Dopo aver salutato i passeggeri che avrebbero poi proseguito per Yangon ( si, come sul treno. ‘Se la vostra destinazione é Thandwe scendete, se proseguite verso Yangon, restate seduti sull’aereo’), concordo con un autista di tuk tuk la tariffa di 5000 Kyat, e parto per la mia guesthouse. La zona degli hotel e resort si trova a circa 15 minuti dall’aeroporto.
Qui ho soggiornato al Mingalarpar Ngapali guest house, a circa 100 metri dalla spiaggia e mi é piaciuto molto. Le ragazze dello staff sono molto gentili, il dormitorio da 4 molto era molto pulito e i salviettoni per la doccia venivano cambiati ogni giorno. Ci sono inoltre un paio di ristoranti in cui si mangia molto bene a pochi passi.
Le giornata a Ngapali procedono come nelle zone marittime in cui il turismo di massa non é ancora arrivato. Mi é capitato di passare ore intere sdraiata in spiaggia senza vedere anima viva. La spiaggie é molto bella, con sabbia bianca e palme che la costeggiano. Non ci sono ripari del sole peró, quindi non dimenticatevi la protezione!
Nelle zona di spiaggia piú vicina alla mia guesthouse c’erano un paio di centri massaggi, e una manciata di ristoranti. Consiglio di prenotare una cena al tramonto in uno di quelli direttamente sulla spiaggia, se arrivate poco prima delle 18 sará infatti difficile trovare un tavolo in spiaggia.
Se passare la giornata tra un massaggio, una lettura e un bagno non fa per voi, informatevi alla reception del vostro ostello riguardo alle escursioni organizzate. Vicino c’é un villaggio di pescatori che sembra carino, raggiungibile in tuk tuk, e una santuario in cui é possibile fare il bagno agli elefanti. Io rientro peró nella categoria di quelli che se hanno un buon libro e una centrifuga di anguria e ananas possono stare in spiaggia 9 ore di fila senza spostarsi, quindi non vi posso dare informazioni di prima mano…
Ho passato qui 3 giorni pieni, godendomi i tramonti e la vita da mare.
Il rientro alla civiltá é stato invece un’avventura a sé. Ho prenotato il bus da Ngapali a Yangon un paio di giorni in anticipo direttamente all’ostello. Il viaggio é costato 19.000 kyat, e in 15 ore mi ha portato a destinazione. I bus sono comodi, con aria condizionata e un discreto spazio per le gambe ( va detto peró che io sono alta 1,60 m..). Ma preparatevi ad un viaggio intenso. I birmani guidano come pazzi, e le prima 7 ore circa di viaggio sono un tornante dietro l’altro. Diverse persone sul mio bus sono state male per tutto il viaggio. E’ prevista una pausa per la cena a metá strada, ma viste le condizioni della strada, non me la sono sentita di mangiare. Non volevo finire anche io a passare le restanti ore a vomitare dentro un sacchetto.
Se riuscirete ad incastrare Ngapali nel vostro itinerario non ve ne pentirete, l’atmosfera rilassata, la sabbia bianca, l’acqua calda e deliziose cene di pesce sono quello che ci vuole dopo settimane di spostamenti continui.
