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Mandalay, cosa vedere in 2 giorni

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Nei miei 20 giorni in Birmania, ho dedicato un paio di giorni all’esplorazione di quello che Mandalay ha da offrire.

Dunque, ci sono diversi modi di visitare i vari siti d’interesse a Mandalay, e molto dipende da quanto tempo avete, e se viaggiate da soli o in gruppo. Come sapete io viaggiavo da sola, e non in altissima stagione, quindi trovare tour di gruppo a cui unirsi non é molto semplice, nonostante il mio ostello ne organizzasse tutti i giorni, non c’era mai nessuno che vi partecipasse. Ho scoperto che il Myanmar non é esattamente una meta da viaggiatori solitari, ho incontrato molte coppie e piccoli gruppi di amici, soprattutto francesi e cinesi, e la maggior parte, erano ragazze.. con cui io faccio sempre un pó fatica a rapportarmi.

In ogni caso, essendo sola, ho finito per organizzare un tour di 2 giorni con un mototaxi privato, e vi diró, che ha avuto vari aspetti positivi. Ho prenotato direttamente al mio ostello ( il Mansion hotel, super consigliato), ed il prezzo era di 25 Usd al giorno. Abbastanza costoso se pensate che con circa 10 Usd in piú avrete un taxi che ospita fino a 4 persone, ma avrete la comoditá di spostarvi sempre e solo ai vostri tempi.

Mi sono affidata completamente al mio autista per l’itinerario da seguire, in quanto ovviamente era piú esperto di me in fatto di distanze, ed orari di apertura e chiusura dei templi. 

Vi racconto quindi il tour di 2 giorni che ho fatto io, lasciando alla fine i consigli su cosa secondo me potrete evitare di vedere, in caso aveste meno tempo, o in caso vogliate spostarvi in parte con i mezzi pubblici, in quanto gli spostamenti richiedono ovviamente piú tempo.

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Il mio autista per questi 2 giorni, Robert, mi viene a prendere in ostello alle 8 del mattino, e passiamo le prime 2 ore circa tra negozi di artigianato locale.

Se siete mai stati in sud est asiatico, sapete che le tappe nei negozi sono sempre presenti nei tour, in quanto gli autisti prendono una commissione su quello che spenderete. Di solito odio questi stop, in quanto rubano tempo a cose piú interessanti da vedere. Ma devo ammettere che questi laboratori di artigiani sono stati molto interessanti da visitare. Siamo stati in un laboratorio tessile, dove mi é stato spiegato che per creare la stoffa per un abito da matrimonio ci vogliono 2 persone occupate per un mese intero. E uno in cui intagliavano il legno e creavano marionette, classico souvenir del Myanmar.

In entrambi i posti era possibile acquistare i prodotti ovviamente, ma nessuno é mai stato insistente o pressante. Io ho comunque acquistato una piccola pochette ricamata per tenere il tabacco, ed é proprio carina!

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Ci siamo poi diretti alle seconda delle cittá del nostro tour, Sagaing, dove abbiamo ammirato la vista da Saigang Hill e visitato la U Min Thonze, che ospita al suo interno 45 statue di Buddha. Mi sono piaciuto molto i colori dell’esterno del templio, ma se dovessi eliminare una delle cittá antiche per mancanza di tempo, eliminerarei senz’altro Saigang.

Ci siamo poi diretti verso Innwa, raggiungibile esclusivamente tramite una barchetta che fa da spola su un piccolo fiume. Una volta attraccati, verrete invasi da autisti che si offriranno di portarvi in giro, e aimhé, lo faranno con dei calessi trainati da cavalli. Vi prego con tutto il cuore, se venite in autonomia, portatevi una bicicletta, e se venite in taxi optate per quei pochi che si offriranno di scorrazzarvi in giro in motorino. Vedere quei cavalli venire sfruttati cosí é orribile. 

In ogni caso, ci sono molte cose da visitare a Innwa, ma la cosa che piú mi é piaciuta, é stata l’atmosfera rilassata che si respira, sembra di venire catapultati indietro nel tempo. Nel vostro tragitto tra un monastero e un tempio, godetevi il verde, il fiume, i pescatori, i banani che vi fanno ombra, ma soprattutto, il silenzio.

Qui potrete visitare il monastero Bagaya Kyaung, costruito completamente in legno, l’immenso  Maha Aungmye Bonzan, la Nanmiynt tower, e quello che é stato il mio preferito, il Daw Gyan Pagoda Complex.

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Riattraversato il fiume, saliamo in sella del nostro motorino e ci dirigiamo all’U Bein Bridge per il tramonto. Il ponte in teak piú lungo del mondo, é decisamente affollato, vi consiglio di percorrerlo fino alla fine, troverete molta meno gente lí. O se volete investire 10 Usd, salite su una barca che vi permetterá di ammirarlo da un’altra prospettiva.

GIORNO 2

Iniziamo il nostro tour un pó piú tardi, alle 9.45, in quanto la nostra prima meta é Amarapura, dove osserviamo i monaci in processione prima del loro pasto. E’ senz’altro un esperienza da fare, come d’altronde quella a Luang Prabang in Laos che offre lo stesso spettacolo. Scatterete sicuramente delle bellissime fotografie, ma cercate di essere rispettosi, sono monaci nel pieno di un atto religioso, vedere gente prendersi a spintoni per fotografarli mentre mangiavano non mi é piaciuto molto…Ma si sa, c’é gente che non guarda in faccia a nessuno pur di avere una bella fotografia da mettere su Instagram. Pensate solo se voi trovaste centinaia di persone a fotografarvi mentre siete seduti nella vostra veranda a pranzare. Insomma, not cool.

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Abbiamo poi visitato la Maharmuni Pagoda. Il pezzo forte di questa pagoda é una splendida statua di Buddha, su cui vengono costantemente incollate foglie d’oro, che potrete convenientemente comprare all’interno della pagoda. La statua si trova peró al chiuso, e non avrete una grandissima visuale, soprattutto se siete donne, in quanto l’accesso vi sará vietato. Si trovano all’interno anche un piccolo museo con dei dipinti sacri e delle statue in bronzo che facevano originariamente parte del complesso di Angkor in Cambogia.

Nell’arco della giornata abbiamo poi visitato, la Kuthodaw pagoda, la Sandarmuni pagoda, il Shwenandaw Monastery, il Shweinbin Monastery, il Palazzo reale e al tramonto ci siamo diretti verso Mandalay Hill. 

Ora, andró controcorrente qui, ma sinceramente, la Mandalay Hill non mi é proprio piaciuta. Io sono arrivata in cima in motorino insieme al mio autista, ma pensare di dover percorrere una scalinata per 45 minuti, scalza e sotto il sole, per avere una vista sulla cittá, beh, secondo me non ne vale proprio la pena. In cima troverete una pagoda non particolarmente spettacolare, con un sacco di luci colorate che rendono il tutto abbastanza Kitch a mio parere..ma hey, i gusti sono gusti.

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Quindi, tiriamo le somme. Con il senno di poi avrei decisamente organizzato le mie giornate a Mandalay in modo differente, passato piú tempo in certi posti, e saltato completamente degli altri.

A mio parere sarebbe stato molto meglio suddividere le giornate in questo modo.

Primo giorno, Mingun, passandoci un intera mattinata. Passeggiando tra un posto e l’altro, godersi l’ombra sotto gli alberi, e prendersi tutto il tempo per ammirare i templi e la vista sul fiume.

Nel pomeriggio dirigersi poi a Innwa, muniti di bicicletta o motorino ( che ovviamente potrete portare sulla barca che fa spola), e vagare con calma tra un monastero e un templio. Anche qui, avendo il tempo di fermarsi a guardare pescatori e gli aspetti della vita rurale che rendono questo posto magico.

Secondo giorno, svegliarsi all’alba ed andare all’U Bein Bridge, che ha molti meno visitatori la mattina, fare colazione in uno dei ristoranti che si affacciano sul fiume, per poi dirigersi alla processione dei monaci. In questo modo eviterete di andare ad Amarapura due volte. Visitate monasteri e pagode  nei dintorni, e dirigetevi poi al palazzo reale. Mi ha ricordato un pó una piccola Forbidden City di Pechino, solo con molta meno gente,e molto piú verde. Salite sulla torre panoramica per una bella vista su tutti gli edifici all’interno delle mura. 

Siccome questo articolo é andato decisamente per le lunghe, ho deciso di creare un altro post con dettagli come prezzi degli ingressi e consigli generici per Mandalay, eccolo qui.

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Silvia

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